Come il cristiano può portare frutto in età matura)

INTRODUZIONE
Questo studio desidera fornire, da un punto di vista biblico, i motivi dell’utilità di quei credenti, uomini e donne che, raggiunta l’età matura, sappiano gestire e convogliare le proprie energie nella giusta direzione per continuare ad essere di edificazione e di benedizione per l’opera di Dio.
Personalmente rifiuto categoricamente l’affermazione che i giovani sono “la chiesa del futuro”, perché un’idea del genere, non affatto di ispirazione biblica, rischia di creare settori che nel modello di Chiesa del Nuovo Testamento sono totalmente assenti.

La Chiesa è uniforme nella sua diversità
“Qui non c’è né Giudeo, né Greco, né maschio e né femmina … ma voi siete tutti uno in Cristo Gesù”

    1. L’unità è il carattere della Chiesa – Cristo ha programmato una Chiesa unita e opera per l’unità spirituale dei credenti(Ef.2:19-22; 4:13-16; Gal.3:28; Sal.148:12)
    2. La diversità contribuisce all’unità: la diversità nel popolo di Dio non devono essere motivo di contrapposizioni o di contrasti di nessun genere ma deve essere considerata ricchezza in quell’unico scopo che è l’edificazione del Corpo della chiesa(1Cor.12:7,12-13).
    3. La diversità come ricchezza dell’unità(Mat.13:52; Sal.92:14; 1Giov.2:7)
    4. Affrontare i cambiamenti dell’età conservando la visione dell’utilità(Lu.5:39). Non tutto quello che è definito vecchio è sinonimo di cosa passata e inutile, sarebbe preferibile adoperare il termine anziano solo che nelle Scritture è usato quasi sempre per indicare un incarico ministeriale(1Pi.5:1-2). Tuttavia possiamo estenderlo secondo l’uso comune, al significato di  “persona di una certa esperienza”; ecco l’esperienza deve essere a disposizione delle nuove generazioni.
    5. Ad ogni età la propria utilità nell’edificazione – In relazione a  ciascuna età c’è una relativa utilità nell’edificazione del popolo di Dio, ma nessuno può mettere in discussione la necessità nel popolo di Dio, di credenti anziani maturati nella fede. La chiesa non può fare a meno dei credenti maturi, come non può fare a meno dei giovani o dei bambini(Mar.10:13-16; 21:15-16).

Tutti devono crescere spiritualmente in relazione all’età

  1. Crescere nella grazia e nella conoscenza- Poiché non si smette mai di crescere, il desiderio di crescere è uno degli stimoli che combatte il senso di inutilità che potrebbe assalirci per il passare degli anni. Nessuno si sentirà mai inutile, se desidera sempre crescere e imparare le cose relative alla propria età;  anche se arrivasse “agli anni di Matusalemme” , perfino in età molto avanzata si può essere una benedizione(Eb.11:21-22)
  2. Crescita relativa all’età. Come c’è una maturità che si afferma con il passare degli anni , così deve esserci una maturità spirituale che corrisponde alla propria età. Questo non si verifica necessariamente con gli anni di conversione ma incide tantissimo anche la maturità legata all’età anagrafica che messa nelle mani di Dio alcune volte a prescindere dal numero degli anni di conversione,  è sana esperienza. Ci sono infatti alcune circostanze in cui, da un punto di vista numerico, sono tanti gli anni dalla conversione ma poca è l’esperienza spirituale maturata; la maturità, necessaria allo sviluppo spirituale, deve essere messa  in relazione agli anni di conversione e, perché no, all’esperienza relativa all’età(1Cor.13:11).
  3. Ad ogni età la sua spiritualità. È necessario dunque che ciascuno sappia che c’è una spiritualità relativa all’età che bisogna cercare, far crescere e maturare. Si presume che la spiritualità di un credente maturo sia diversa da quella di un giovane o di un bambino e sia tesa e improntata soprattutto alla ricerca di una spiritualità saggia e pacata, fonte di serenità, tranquillità e moderazione, come ci si aspettava dagli amici di Giobbe che invece non furono capaci di esprimere(Giob.32:4-7), sebbene l’età matura sia un’opportunità della vita che bisogna sapere coltivare e bisogna sapere, da un punto di vista cristiano, come vivere al meglio la spiritualità della propria anzianità(Giob.32:8)

Essere al centro della Volontà di Dio conformemente alla propria età.
Cercare la volontà di Dio e capire il proprio ruolo nella società, nella famiglia e nella chiesa sono condizioni strettamente in relazione tra di loro. Anche l’anziano deve sapere quale è la volontà di Dio per la sua vita, che probabilmente non riguarderà il lavoro, il matrimonio o qualcuna delle scelte fondamentali ma sarà comunque la volontà di Dio in relazione a quella specifica fase della vita. Non sempre Abramo comprese perfettamente la volontà di Dio per la sua vita, ma egli costituisce l’esempio di come bisogna essere sempre preparati per ogni imprevisto, se è Dio che lo ha deciso e dunque, anche in tarda età, essere pronti a fare qualunque cosa Dio voglia, usando saggezza e ubbidienza(Gen.17:15-20; 22:2-3). Un noto autore cristiano evidenziava l’enorme utilità per le giovani generazioni,  dei cinquantenni.  Abramo,  cresciuto nella volontà di Dio conformemente alla propria età, accresce la propria consapevolezza del piano di Dio: da che pensava che uno schiavo sarebbe diventato suo erede(15:3-4) chiede in seguito che Dio benedica il figlio avuto dalla schiava(17:17-18), per poi comprendere la perfezione del piano di Dio nell’età della saggezza(24:1-7); in quest’ultima circostanza le direttive che Abramo impone al proprio servo fanno comprendere come le persone anziane possano essere indispensabili nel fare prendere le giuste decisioni. Bisogna perciò cercare la volontà di Dio relativamente alla propria età, perché Dio si userà di ciascuno di noi fino alla fine dei nostri giorni.  Per ogni età c’è la volontà di Dio e possiamo essere grandemente usati per dirigere e consigliare le nuove generazioni , sempre che prima noi continuiamo a crescere nelle Sue vie.  

Cosa evitare e cosa invece fare (Tito 2:1-5)

Quello che bisogna evitare
Il male – Prov. 14:16
I discorsi inutili – 1Tim.6:20; 4:7;
Le comunelle -2Tim.3:5-6
La maldicenza – Ti.2:3
Lo spazientirsi – Ti.2:2
La curiosità e i pettegolezzi – 1Tim.5:13
Il disprezzo per i più giovani
La cattiveria

Quello che bisogna essere o fare

Sobri
Dignitosi
Assennati
Sani nella fede
Sani nell’amore
Sani nella pazienza
Comportamento santo
Saggi
Di incoraggiamento
La critica Pieni di speranza – Lu.2:25-29
Comprensivi
Intercedere per gli altri – 2:37-38